WEBSERIE “I NUOVI NOI”
Le storie di chi ha scelto di essere donatore.
La vita che continua in chi ha potuto ricevere quel dono.

EROI ANONIMI
I NUOVI NOI
Sei pronto alla tua nuova vita?
Benvenuto in un luogo in cui le persone in attesa di un trapianto, pazienti già trapiantati, famigliari, medici e caregivers possono “incontrarsi” condividendo informazioni, approfondimenti e storie di rinascita.
WEBSERIE
I NUOVI NOI
Le storie di chi ha scelto di essere donatore. La vita che continua in chi ha potuto ricevere quel dono.
Il Trapianto
Che Cos’è?

Il trapianto è un intervento chirurgico che consiste nella sostituzione di un organo irreversibilmente compromesso – senza possibilità di cura con altri trattamenti – con uno sano dello stesso tipo proveniente da un altro individuo che viene chiamato donatore.
I trapianti rappresentano la terapia più efficace in caso di grave malfunzionamento di organo o tessuto e spesso è l’unica in grado di consentire al malato di continuare a vivere.
Gli organi non possono essere costruiti artificialmente. Per questo, è necessario che si rendano disponibili sempre più donatori che possono contribuire a rispondere in modo efficace alle tante richieste dei pazienti in attesa di trapianto.
Qualunque sia la tua storia, un trapianto ti cambia la vita…
ma ognuno deve trovare la sua strada per affrontare il futuro!

NESSUNO È SOLO!
I centri trapianto

La persona che necessita di un trapianto è seguito per il corso di tutta la sua vita dal centro trapianto di riferimento, dalla fase pre alla fase post, nella quale si monitora l’esito dell’intervento e lo stato di salute del paziente.
Il sistema trapianti italiano è una rete composta da professionisti di altissimo livello considerata unanimemente tra le migliori al mondo per il numero degli interventi eseguiti ogni anno e per le aspettative di vita dei pazienti trapiantati. Un risultato costruito negli anni grazie al rigore e all’assoluta trasparenza nelle fasi più delicate di questi processi, come la selezione del ricevente più idoneo per l’organo disponibile, e la comunicazione dei dati.
TRAPIANTI IN ITALIA NEL 2022
Nel 2022 in Italia sono aumentati i trapianti di organi:
quasi 100 in più rispetto al 2021 (+2,5%)
3.887
trapianti di organi
(Donatori deceduti e viventi)
20.459
trapianti di tessuti
125
369
trapianti di organida vivente
Fonte Centro Nazionale Trapianti
I NUOVI NOI
Guarda il video!

La storia di Luca e Gabriella è la storia di chi deve affrontare la vita dopo il trapianto.Una nuova vita che nasce dal dono e dalle competenze dei medici che però, per chi riceve il trapianto, è fatta di regole precise da rispettare scrupolosamente!
LA VITA DOPO IL TRAPIANTO
Cosa cambia, come cambia
Tornare a casa significa riprendere man mano il flusso della normalità lavorativa, sociale e familiare, riappropriarsi della propria quotidianità.
Ma significa anche inserire nuove routine, tempi e spazi per terapie, visite di controllo, monitoraggi, trovando strategie adeguate a compatibili con il proprio stile di vita.
Ecco alcune risposte alle domande più frequenti nella vita dopo il trapianto


Stile di vita
Quali strategie posso attuare per rispettare scrupolosamente l'assunzione dei farmaci ?
Assumi i farmaci della tua terapia antirigetto ogni giorno come indicato dal tuo medico e sempre alla stessa ora. La costanza e la puntualità riducono al minimo ogni rischio di rigetto.
In generale, adotta le strategie più efficaci per essere essere rispettoso delle regole:
Posiziona i farmaci in casa in un luogo ben in vista e strategico
Utilizza contenitori giornalieri e/o settimanali che abbiano diversi comparti in cui posizionare i diversi farmaci per i diversi momenti della giornata
Prepara, parallelamente, contenitori «da esterno» per portare con te i farmaci da assumere quando sei fuori casa
Prepara schemi e calendari con i dosaggi giornalieri in punti strategici della casa
Imposta la sveglia nel cellulare, anche ripetuta
Prepara una scorta, sia giornaliera che da viaggio, dei vari trattamenti da portare sempre con te qualora ci fosse un cambio di programma o un imprevisto e ci fosse l’impossibilità di rientrare a casa
Quali sono le precauzioni che devo adottare nei primi 3 mesi successivi al trapianto?
In caso di dubbi sulla terapia o sullo stato di salute chi posso contattare?
Posso andare in vacanza?
Chiedi un parere al tuo medico, ti fornirà indicazioni adatte e specifiche al viaggio che hai scelto. In caso di viaggi in altri Paesi, è opportuno confrontarsi con i medici del proprio centro per valutare le accortezze e/o i vaccini per proteggersi da infezioni endemiche nelle aree verso cui si viaggia.
E ricorda: porta sempre con te la terapia per tutta la durata del viaggio!
Posso praticare attività fisica dopo il trapianto?
Sì! È scientificamente dimostrato che una regolare attività fisica ha effetti positivi sui pazienti trapiantati portando effetti benefici anche a tutti gli altri aspetti della tua vita.
Puoi rivolgerti al tuo medico di riferimento che, sulla base delle tue condizioni cliniche, ti indirizzerà ad un medico dello sport il quale ti prescriverà un programma personalizzato.
La brochure “Il migliore esercizio per la tua salute post-trapianto” – realizzata dall’EDQM- Consiglio d’Europa – è una valida guida che, attraverso risposte a domande chiave e testimonianze reali, spiega perché e come praticare l’attività fisica. La trovi a questo link.
Devo seguire una dieta alimentare specifica?
Dopo il trapianto è importante mantenere stabile il proprio peso e curare la dieta quotidiana.
È consigliabile adottare un’alimentazione ricca di fibre e povera di sodio. Una dieta equilibrata comprende anche l’assunzione di molta frutta e verdura, variando anche le tipologie, carni magre, prodotti caseari a basso contenuto di grassi, cereali e molta acqua: la Dieta Mediterranea è un ottimo esempio.
In alcune situazioni potrebbe essere anche necessario evitare alcuni alimenti specifici.
La soluzione è consultare un dietista/nutrizionista abilitato. Ciò perché ogni persona ha le sue esigenze nutrizionali specifiche ed è importante che la dieta venga personalizzata.
Devo evitare alcuni alimenti dopo il trapianto? Perché?
In seguito all’intervento è necessario prendere dei medicinali specifici detti immunosoppressori o medicinali antirigetto.
Questi farmaci aiutano l’organismo ad adattarsi al nuovo organo, riducendo molto il rischio di rigetto. Purtroppo, però, hanno un altro effetto: riducono la capacità dell’organismo di proteggersi dalle infezioni, ad esempio quelle batteriche.
Alcune infezioni batteriche possono essere trasmesse attraverso l’ingestione di certi cibi. Per questo è importante fare attenzione a queste indicazioni:
- E’ sempre importante mantenere un’impeccabile igiene delle mani e del luogo di preparazione del cibo.
- Essere attenti a ciò che si mangia quando si va al ristorante.
- Evitare alcuni “cibi rischiosi” che più frequentemente di altri possono trasmettere infezioni batteriche come:
- Cibi crudi o poco cotti
- Yogurt, latte o formaggi, o succhi di frutta e sidri non pastorizzati
- Frutta e verdura non lavata o danneggiata
Per informazioni personalizzate chiedi al tuo medico del trapianto e al dietista/nutrizionista. Loro sapranno darti informazioni personalizzate ed adattate alle tue necessità più specifiche.
Quali sono i “cibi che possono interagire con i medicinali antirigetto” da evitare dopo il trapianto?
Dopo il trapianto è importante evitare alcuni cibi che possono interferire negativamente con i farmaci immunosoppressori.
Tra i cibi potenzialmente interferenti con la terapia vanno ricordati il pompelmo, la melagrana e gli alimenti che contengono vitamina K.
Per informazioni personalizzate chiedi al tuo medico del trapianto.
Quali sono i diritti e le agevolazioni che potrebbero essere previste per i pazienti trapianti?
I pazienti trapiantati hanno diritto di godere di alcune agevolazioni assistenziali, sanitarie e di ambito pratico, secondo quanto decreta la specifica Legge n. 91 del 1° aprile 1999.
Esenzione dal ticket
Riguarda prevalentemente la prescrizione e assunzione di farmaci a vita o salva-vita, con possibilità di estensione anche alle prestazioni diagnostiche e ambulatoriali specifiche per patologia.
L’esenzione deve essere richiesta all’Azienda sanitaria locale (ASL) di residenza, presentando una certificazione che attesti la presenza di una o più malattie incluse nell’elenco, rilasciata da una struttura ospedaliera o ambulatoriale pubblica.
Invalidità.
Garantisce la possibilità di poter godere a vita di una indennità di diversa natura in funzione del livello di invalidità civile, a compensazione delle limitazioni fisiche e funzionali dovute alla malattia e che impediscono il normale svolgimento dell’attività professionale.
La “legge 104”
È un altro diritto che spetta al lavoratore affetto da disabilità e ai familiari, come anche a persone in attesa di trapianto o ai trapiantati purché esistano i requisiti previsti dalla normativa, che consente di usufruire di permessi speciali lavorativi per “l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”.
VERSO UNA NUOVA VITA


I Nuovi Noi è una storia a fumetti creata per dare risposte semplici e chiare a chi abbia avuto un trapianto o sia in attesa di riceverlo. Per ottenere un risultato concreto di comunicazione tutti i contenuti sono basati esclusivamente su dubbi espressi da pazienti reali attraverso una serie di interviste di approfondimento tematico.
Convivere con una patologia cronica significa adattare la propria esistenza in termini pratici ma anche emotivi, reinventando costantemente una quotidianità di cui vengono a far parte ospedali, termini medici, pratiche assistenziali.
Con il dono dell’organo inizia quindi una nuova vita e con essa l’impegno a rispettare nuove regole semplici e allo stesso tempo fondamentali, che rendano il più lungo e migliore possibile il percorso intrapreso.
È importante dunque accogliere responsabilità e capacità che prima del trapianto non ci competevano, ma che ora, dopo il trapianto, sono necessarie per potersi prendere cura di noi.

